Mutui e Prestiti
La risposta tutta episcopale alla crisi delle famiglie si chiama "prestito della speranza". Si tratta di un fondo nazionale straordinario di garanzia cui ha dato vita la Cei (Conferenza episcopale italiana) in accordo con l`Abi per sostenere le famiglie gravate da malattie o disabilità che abbiano perso fonti di reddito per la perdita temporanea o definitiva del lavoro.
Come funziona?
Dotato di uno stanziamento complessivo di 30 milioni di euro, il fondo si compone di donazioni raccolte nelle parrocchie italiane lo scorso 31 maggio. I richiedenti potranno accedere ad un prestito massimo di 6mila euro l`anno con un tasso di interesse commisurato al 50% del livello medio attuale (equivalente a un TAEG del 4,5%). Questo è reso possibile dal fondo messo a disposizione dalla Cei e in grado di sostenere prestiti bancari fino a 180 milioni di euro in totale.
La banca di appoggio dell`iniziativa sarà Banca Prossima (Gruppo Intesa San Paolo), disposta a mettere sul tavolo fino a 100 milioni di euro con un meccanismo di accompagnamento delle famiglie nell`affrontare il micro credito.
Oltre, alle attività di tutoraggio legate al finanziamento, l`istituto di piazza San Carlo ha deciso di applicare all`operazione il cosiddetto "moltiplicatore 10", che permetterà di aumentare le dimensioni dell`intervento, rendendo disponibili, da subito, 10 milioni di euro di prestito per ogni milione di Fondo di Garanzia.
Beneficiari
Il prestito spetterà prioritariamente ai nuclei familiari più numerosi (almeno 3 figli a carico) o gravati da malattie o disabilità, che hanno perso il lavoro e, quindi, ogni fonte di reddito (cassa integrazione, esclusa). Non saranno richieste particolari garanzie reali: sarà sufficiente che l`interessato abbia un progetto di reinserimento lavorativo o di microimprenditorialità.
Nel modello di microcredito di Intesa Sanpaolo viene data precedenza agli investimenti familiari a favore dei figli, senza escludere altre esigenze manifestate dalle famiglie in difficoltà. Un check-up periodico e l`erogazione bimestrale del credito garantiscono alle famiglie il necessario accompagnamento.A supporto del progetto anche molte delle maggiori Associazioni cattoliche del lavoro e VOBIS ? Volontari Bancari per le Iniziative nel Sociale, i 200 "Credit Angels" (pensionati esperti del Gruppo Intesa Sanpaolo) che valuteranno e accompagneranno le famiglie richiedenti
I richiedenti non dovranno esibire particolari forme di garanzia per ottenere il prestito.
L`accordo Cei-Abi prevede, pure, la possibilità di ottenere un ulteriore finanziamento, di pari importo, per un secondo anno. Questi soldi potranno essere utilizzati per mandare a scuola o all`università i ragazzi, per le spese sanitarie (ortodonzia, occhiali da vista, visite specialistiche) e per il tempo libero (vacanze in colonia). Le spese dovranno essere rendicontate periodicamente e per le famiglie che otterranno il prestito direttamente da una filiale Intesa Sanpaolo è previsto un chek-up da parte dei volontari di Vobis (200 pensionati esperti del Gruppo torinese) ogni 2 mesi, in corrispondenza di ciascuna tranche di mille euro.
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Fonte: Tiscali