"Il Recupero delle Borse negli ultimi 4 mesi!"

Mutui e Prestiti




I principali mercati azionari hanno toccato un minimo importante alla fine del primo trimestre del 2009, periodo che in base alle evidenze macro giunte finora dovrebbe aver coinciso anche con la fase piu` acuta della crisi economica iniziata intorno alla meta` dell`anno scorso. I problemi a livello di congiuntura non sono ovviamente risolti, in quanto alcune autorevoli proiezioni indicano nell`anno prossimo il ritorno alla crescita negli Stati Uniti, mentre la ripresa potrebbe essere ancora più lenta in Europa. Di solito i mercati azionari tendono ad anticipare di diversi mesi il ciclo economico mentre in questo caso sembra che le borse siano state colte di sorpresa dalla rapidità del deterioramento delle condizioni dell`economia reale. Probabile che la crisi finanziaria, che e` stata la causa della forte flessione dei PIL nazionali, abbia determinato una "sincronizzazione" dei cicli di borsa ed economico. In ogni caso ciò che è indiscutibile è che i mercati azionari negli ultimi quattro mesi abbiano messo a segno recuperi consistenti, anche se la distanza dai massimi toccati nel 2007 resta ancora molto grande. L`indice FTSE Italia All-Share per dare un?idea dell?entità del rimbalzo ha recuperato quasi il 50% di quanto perso nella fase più acuta della discesa, ovvero quella partita nell?agosto/settembre 2008. In un contesto come quello attuale che vede gli indici azionari in netto recupero e con prospettive incoraggianti per il futuro, gli operatori tendono spesso a favorire i titoli del settore del risparmio gestito. In Italia i più recenti dati Assogestioni sulla raccolta del sistema dei fondi hanno evidenziato un netto miglioramento rispetto alle pesanti flessioni viste nel 2008 e nel primo trimestre del 2009. Non si tratta ancora di una ripresa in senso vero e proprio ma perlomeno la fuga dei risparmiatori dai fondi sembra essersi arrestata. Oltre al recupero delle borse le società di gestione italiane possono contare in questo momento anche su di un altro punto a loro favore. Si tratta degli effetti del cosiddetto "scudo fiscale" ovvero della norma che introduce per la terza volta in Italia una sanatoria sui capitali illecitamente esportati all`estero. Secondo alcune stime potrebbero in tal modo rientrare nel nostro paese tra i 50 e i 100 miliardi di euro. E` lecito pensare che una buona parte di essi possano essere intercettati da reti di promotori e sportelli bancari. Ecco allora che l`investimento in questo comparto potrebbe portare risultati interessanti soprattutto se gli indici dovessero confermare i recenti progressi.
ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Tiscali