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"Economia: Ci Vuole più Credito per le Imprese!"

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E` stato siglato a Milano l`accordo tra Abi e organizzazioni imprenditoriali che prevede, tra le altre cose, la moratoria per la restituzione dei crediti alle aziende. Presente il ministro dell`Economia Giulio Tremonti. L`accordo è stato siglato dal presidente dell`Abi Corrado Faissola e, in rappresentanza del mondo imprenditoriale, dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e dal presidente della Confcommercio Carlo Sangalli. Al tavolo erano presenti anche i presidenti di Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti, Lega Cooperative e Confapi. ``L`avviso comune``, oggetto dell`accordo, prevede la ``sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio - si legge in una nota -, con la sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo, del pagamento della quota capitale implicita nei cambi di leasing immobiliare e mobiliare e l`allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa con riferimento alle operazioni di anticipazione su crediti certi ed esigibili``.Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha sottolineato che l`accordo fra l`Abi e le associazioni imprenditoriali italiane per la sospensione dei debiti delle pmi verso il sistema bancario " è buono ed è un passo importante. Mi piace il fatto -ha sottolineato la Marcegaglia- che ci eravamo dati come obiettivo di chiudere prima delle vancanze e lo abbiamo fatto. Adesso è molto importante che l`accordo si concretizzi. E che quando l`imprenditore a settembre andrà agli sportelli bancari questa moratoria ci sia veramente e concretamente. Nonostante ci sia qualche piccolo segnale di ripresa, i mesi che arriveranno saranno ancora difficili e bisognerà gestirli con grande senso di responsabilità”.Dodici mesi di sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di mutui e leasing, ma anche un prolungamento a 270 giorni delle scadenze riguardanti i crediti a breve. Questi i cardini principali del testo della moratoria dei crediti che le banche vantano nei confronti delle aziende. Un "avviso comune" che vuole rappresentare una vera e propria "boccata d`ossigeno" per il sistema produttivo italiano, e soprattutto le Pmi, messo in ginocchio dalla crisi. Le disposizioni dovrebbero entrare subito in vigore. Gli istituti di credito avranno 45 giorni di tempo per aderire e ci sarà la possibilità di presentare domanda di moratoria fino al 30 giugno 2010. Il provvedimento - che si articola in 10 punti principali - é da intendersi "di natura straordinaria" e "limitato nel tempo" e prevede meccanismi di selettività. Sarà quindi applicato a imprese sane e con "un`adeguata prospettiva economica".L`avviso comune, comunque, fisserà una sorta di denominatore per il comportamento delle banche, che non impedirà poi ai singoli istituti di credito di andare oltre, di fare di più, per venire incontro alle aziende alle prese con difficoltà di pagamento. Il principale nodo che rimaneva da sciogliere - e che nella bozza del testo sembra apparire superato - è quello dei crediti a breve termine. Ora, con l`ok di banche e imprese, potrebbero essere previste "operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa" con riferimento alle "operazioni di anticipazione su crediti certi ed esigibili". Confermate poi le misure su mutui e leasing di cui si è parlato negli ultimi giorni: "operazioni di sospensione di 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui" e "operazioni di sospensione di 12 mesi, ovvero 6 mesi dal pagamento della quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing, rispettivamente immobiliare ovvero mobiliare".Critico verso l'accordo l'ex ministro del Pd Pierluigi Bersani. “Non si butta via niente – ha dichiarato - sono per incoraggiare anche questa intesa ma temo fortemente che quando arriveremo a settembre o ottobre non varrà la carta su cui si è stampata”.
Ciòm potrebbe favorire la richiesta da parte delle imprese di credito per investimenti, ma potrebbe anche aumentare la richiesta di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Tiscali





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