Mutui e Prestiti
Due i principali indizi che fanno capire come effettivamente gli operatori non vedano tutto nero per il futuro dell`economia, e quindi anche delle borse. Il primo è l`andamento del mercato dei bond governativi, porto riparato dove si sono rifugiati gli investitori in fuga dalle azioni nel corso degli ultimi due anni. Il grafico del Bund future, scelto come rappresentante della categoria, ha disegnato un netto doppio massimo, figura ribassista, tra gennaio e marzo in area 125, completandolo venerdì 22 maggio con la discesa al di sotto dei minimi di febbraio in area 120,30. Il completamento di una figura di questo tipo potrebbe implicare l`inversione del trend rialzista in atto dai minimi della scorsa estate, lasciando presagire l`avvio di una fase ribassista che potrebbe accompagnare le quotazioni del Bund verso i 115 punti almeno. Un calo del mercato obbligazionario di questa portata implica, tra le altre cose, un mutamento nei confronti delle prospettive di inflazione future, una convinzione che i tassi in dovranno salire (dai valori minimi record attuali) per contrastare la tendenza alla crescita dei prezzi al consumo innescata dalla ripresa economica. Insomma, difficile immaginare, se effettivamente il calo del Bund troverà conferma nelle settimane a venire (primo supporto sotto il quale l`ipotesi ribassista acquisterebbe forza a 117,50), che nella mente degli operatori non si sia delineato uno scenario di ripresa dell`economia e quindi implicitamente di tassi di interesse al rialzo.
Un secondo indizio che permette di ben sperare per l`evoluzione delle borse è l`andamento del prezzo del greggio. Utilizzando il mercato degli Etc per valutare l`interesse degli investitori sull`andamento del petrolio si scopre che gli afflussi negli ETC long sul petrolio hanno visto una crescita di 954 milioni di dollari tra il primo gennaio 2009 e il 30 aprile 2009, ovvero più di 2 volte rispetto a quelli registrati durante tutto il 2008. Sul petrolio si possono comprare Etc long, che puntano quindi ad una crescita del prezzo, ma anche Etc short, che invece si rivalutano a fronte di un calo del prezzo del greggio. Ebbene, recentemente le posizioni long al netto delle short hanno raggiunto il nuovo record di 1,5 miliardi di dollari. Evidentemente gli investitori sono sempre più rialzisti sui prezzi petroliferi, e non solo su quelli: considerando il periodo fino a fine maggio l`ETFS Carbon (CARB) è l?ETC meglio performante, in crescita dell`80% circa da febbraio 2009. E tutto questo nonostante l`Agenzia Internazionale per l`Energia abbia recentemente tagliato le stime relative al mercato del petrolio (la previsione per il 2009 è di una domanda globale giornaliera di petrolio di 82,3 milioni di barili, con un calo quindi del 3% su base annuale rispetto al 2008).
La domanda ha portato anche ad un aumento della richiesta di mutui e prestiti.
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Fonte: Tiscali