Mutui e Presiti
Dollaro in calo in mattinata dopo i recenti rialzi, mentre i guadagni delle Borse europee, anche se più marginali rispetto all`avvio, spingono la domanda anche per altri asset rischiosi come il dollaro australiano e quello neozelandese. Lo yen invece si indebolisce.
A mettere sotto pressione il dollaro è anche il balzo della sterlina, aiutata dai dati migliori delle attese sul mercato immobiliare in Gran Bretagna che danno qualche segno di stabilità politica. I prezzi delle case in Gran Bretagna sono calati del 13% annuale ad aprile, dopo il -13,6% di marzo.
I prezzi a livello mensile sono avanzati dell`1,1%, portando il prezzo medio delle abitazioni a 189.215 sterline. Le stesse ragioni spingono l`euro a recuperare le recenti perdite sul dollaro. Al momento l`euro scambia a 1,3867 dollari, dopo un massimo intraday di 1,3962 dollari. La sterlina sale dello 0,6% a 1,6146 dollari dopo il calo fino a 1,5803 registrato ieri.
Oggi la Cina, il Paese con il più alto ammontare di riserve ufficiali di valuta estera al mondo, ha fatto sapere che non ha intenzione di abbandonare il dollaro Usa. Lo ha detto il vice-ministro degli esteri, He Yafei, parlando a proposito del viaggio in Russia del presidente Hu Jintao, che parteciperà al vertice inaugurale dei Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) a Yekaterinburg il 16 giugno.
Il presidente russo, Dmitri Medvedev, e altri hanno detto che nella riunione si parlerà della ricerca di alternative al dollaro quale principale valuta di riserve. Ma He Yafei ha detto: "nessuno parla di abbandonare il dollaro. Non penso sia uno scenario realistico".
Il governatore della Banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan, ha fatto discutere a fine marzo avanzando l`ipotesi che i Diritti speciali di prelievo, l`unità di conto del Fondo monetario internazionale, potrebbero in futuro sostituire il biglietto verde.
ciò potrebbe portare anche ad un innalzamento dei tassi sui mutui e sui prestiti.
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Fonte: Milano Finanza
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