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"Bankitalia: Cala la spesa delle Famiglie!"

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Mutui e Prestiti



Famiglie italiane in trincea per far fronte agli effetti della crisi economica: alle prese con redditi erosi dai rialzi dei prezzi e con condizioni di credito sempre piu` inasprite, i consumatori si sono trovati costretti a tagliare le spese e a ridurre le domande di prestiti alle banche, ma la via del risparmio non ha evitato che molti abbiano incontrato crescenti difficolta` nel rimborso dei debiti. E` questa la fotografia sullo stato delle famiglie scattata dalla Banca d`Italia nella Relazione annuale. Nel 2008 i consumi delle famiglie si sono ridotti dello 0,9% in termini reali, mentre in termini pro capite sono scesi al livello iniziale del decennio scorso: alla contrazione della spesa in beni durevoli (-7,3%), tipica di tutte le crisi profonde - evidenzia Bankitalia -, si e` affiancata quella dei non durevoli (-1,3%).

In particolare, nella parte finale dell`anno, si e` inasprita la contrazione dei consumi alimentari (-2,3%): un dato che, secondo Via Nazionale, ``potrebbe riflettere il brusco impatto della crisi sulle famiglie a basso reddito``. La flessione dei consumi va di pari passo con quella del reddito disponibile in termini reali, la cui debolezza - osserva Bankitalia - perdura ormai da un quindicennio e influenza in modo permanente le percezioni delle famiglie: l`incremento nominale del reddito nel 2008 (+2,7%) e` stato ``completamente eroso`` dalle forti tensioni al rialzo dei prezzi e cosi` il potere d`acquisto delle famiglie e` diminuito nella media dell`anno di mezzo punto percentuale. Questo contesto ha pero` determinato una maggiore propensione delle famiglie a risparmiare: il piu` marcato indebolimento dei consumi rispetto al reddito si e` infatti riflesso nell`aumento del saggio di risparmio (all`11,9%). Si e` ridotta invece la ricchezza finanziaria netta delle famiglie, a causa soprattutto delle perdite di valore di azioni e partecipazioni. Il 2008 e` stato caratterizzato anche da un ``notevole rallentamento`` della crescita dei prestiti concessi alle famiglie dalle banche, riflesso di una minore domanda per l`attenuazione del ciclo del mercato immobiliare e la forte contrazione della spesa per beni durevoli.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della deomanda di mutui e prestiti.

A questo ha contribuito un ``contenuto inasprimento`` delle condizioni di offerta del credito che - precisa Bankitalia - sembra essersi attenuato nel primo trimestre 2009. Sono poi aumentati gli oneri delle famiglie per pagare gli interessi e la restituzione del capitale (il servizio del debito ha raggiunto il 10% del reddito disponibile). Questo ha reso ``piu` tese le condizioni finanziarie delle famiglie, che nel 2008 hanno incontrato maggiori difficolta` nel rimborso dei debiti``: la quota dei prestiti incagliati, su cui si riscontrano temporanei problemi di rimborso, e` cresciuta in un anno dall`1,5 al 2,2%; la percentuale di crediti scaduti da almeno 90 giorni ha raggiunto il 4,3%. Tuttavia il rapporto fra nuove sofferenze e prestiti e` aumentato ``in misura limitata``. In prospettiva, secondo la Banca d`Italia, la vulnerabilita` delle famiglie indebitate ``potrebbe risentire del peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro``. Un sostegno, pero`, verra` ``dalla recente flessione dei tassi d`interesse``.
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Fonte: Tiscali




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