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"Stretta Finale per i Paradisi Fiscali!"

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Mutui e Prestiti


Scintille e polemiche a non finire tra i ministri Ecofin (i responsabili europei delle finanze) su paradisi fiscali e tassazione del risparmio dei non residenti a dimostrazione che dopo le decisioni del G-20 di aprile a Londra è ancora tutta da scrivere la storia della battaglia per la riscrittura delle regole sulla cooperazione fiscale nell`Unione europea. Con una battuta di dubbio gusto il ministro tedesco Peer Steinbrueck ha paragonato Lussemburgo, Austria e Svizzera al Burkina Faso. Il presidente dell`Eurogruppo Jean Claude Juncker, premier lussemburghese, da parte sua intende sostenere la difesa del segreto bancario.

Tra l`altro il presidente uscente del consiglio Ecofin, il ministro delle Finanze ceco, Miroslav Kalousek, in una conferenza stampa a margine della riunione a Bruxelles con i colleghi Ue ha dichiarato che pubblicare la lista nera dei paesi non cooperativi nella lotta all`evasione fiscale al G-20 di Londra è stato un errore, ed è stato sbagliato inserirvi paesi Ue che ora meritano scuse.

«È un peccato - ha detto Kalousek, che non sarà più ministro da venerdì prossimo per le dimissione del governo di Mirek Topolanek - che il G-20 abbia deciso di pubblicare un elenco non ancora definitivo, con caselle nere, grigie e bianche, e sono convinto che quell`elenco non dovessero essere inclusi paesi Ue, anche perchè alcuni dei paesi inseriti invece stanno collaborando». Per questo, ha concluso, «mi dispiace per Lussemburgo, Austria e Belgio, devo porgere le mie scuse a questi paesi».

I tre paesi in questione, soprattutto il Lussemburgo, sono profondamente irritati per il fatto che, nonostante la decisione presa al Consiglio Europeo di marzo di non far inserire paesi Ue nella lista nera dell`Ocse, il G-20 abbia poi deciso diversamente.

Infine, l`Italia - che sulla carta sembra volere seguire la direzione dell`amministrazione Obama - ha allo studio una serie di misure per una stretta sull`evasione attraverso i paradisi fiscali. Lo ha annunciato il ministro Giulio Tremonti. Tre le direttrici: inversione dell`onere della prova (se il capitale è depositato in un tax haven si presume che sia originato da evasione, salvo prova contraria), sanzioni aggravate se il capitale evaso viene depositato in un paradiso fiscale, più attenzione sui redditi nei paradisi.
Ciò potrebbe portare ad uan contrazione della domanda di mutui e prestiti a lungo termine.
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Fonte: Il Sole 24 Ore






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