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"Fmi: La Ripresa sarà Lenta!"

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Mutui e Prestiti



«L`attuale recessione sarà insolitamente lunga e severa, e la ripresa lenta». Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), in uno dei capitoli analitici del World Economic Outlook che sarà diffuso la prossima settimana. «Recessioni associate a crisi finanziarie tendono a essere severe. La ripresa da queste recessioni è solitamente lenta. Se queste recessioni - spiega il Fmi - sono sincronizzate a livello globale tendono a essere ancora più lunghe e seguite da riprese ancora più deboli».
Ciò ha già portato ad una contrazione della domanda di mutui e prestiti.
Intanto, dopo la pubblicazione del Beige Book della Federal Reserve, secondo il quale la crisi Usa è in fase di lenta stabilizzazione, è stato registrato un calo inaspettato per le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione. Nella settimana terminata lo scorso 11 aprile, gli iscritti all`Ufficio disoccupazione sono diminuiti di 53mila unità, attestandosi a 610 mila. Gli analisti stimavano che le richieste fossero circa 658mila. La media mobile a quattro settimane dei nuovi sussidi è così scesa di 8.500 unità a 651 mila. Tuttavia nella settimana che si è conclusa il 4 aprile, il numero di persone che continua a ricevere assegni di sussidio è salito ancora di 146 mila unità al record di 5,79 milioni.

Altro dato positivo: l`indice del distretto della Federal Reserve di Philadelphia è migliorato in aprile a -24,4 punti dai -35 di marzo. Il dato è migliore delle attese degli analisti che si aspettavano un miglioramento più contenuto a -32,8 punti. Ad ogni modo, siamo ancora ampiamente in area negativa, che indica contrazione dell`attività manifatturiera della regione (si tratta del terzo più grande distretto degli Stati Uniti: include due terzi della Pennsylvania, il Sud del New Jersey e il Delaware).

Per contro, a sottolineare che il quadro resta assolutamente fluido e tutt`ora ben poco lusinghiero, il numero di nuovi cantieri avviati negli Stati Uniti è calato del 10,8% alla quota destagionalizzata di 510mila unità nel mese di marzo. Il dato reso noto oggi dal governo americano è peggiore delle attese degli analisti che alla vigilia avevano previsto una flessione del 7,4% a quota 540mila unità. In forte calo nel mese anche i nuovi permessi edilizi che sono scesi del 9% a 513mila unità contro attese per una flessione del 2,5 per cento.

Proprio oggi un`altra notizia dall`immobiliare ha dato il segnale della gravità delle crisi attraversata dal settore, che da mesi registra drammatici cali dei prezzi: General Growth Properties (numero due Usa nel settore dei centri commerciali, ne possiede circa 200) ha dichiarato bancarotta e chiesto al Tribunale di New York di accedere al chapter 11 della legge fallimentare Usa per essere protetta dalle richieste dei creditori e di operare sotto l`amministrazione controllata. Si tratta di uno dei più grandi fallimenti registrati nel settore immobiliare Usa. General Growth presenta 29 miliardi di attivo e 27 miliardi di debiti, quest`ultimi, in gran parte mutui immobiliari, non più rinegoziabili nell`ambito della gestione ordinaria.
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Fonte: Il Sole 24 Ore






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