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"Mutui: Come Ottenere il tetto al 4%!"

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Mutui e Prestiti



Tetto al 4% per i mutui a tasso variabile: ci siamo, o quasi. Con l`invio alle filiali della circolare informativa redatta dal l`Associazione bancaria italiana (Abi) giunge finalmente a termine l`iter iniziato a fine novembre con l`approvazione del cosiddetto Decreto anticrisi.
Oggi, lunedì, è stata pubblicata anche l`ultima circolare dell`Abi per l`applicazione del tetto al 4%, con il modulo per l`autocertificazione.
E all`argomento mutui è dedicata anche la puntata di Salvadanaio in onda martedì alle 12 su Radio 24.

A partire dalle rate di aprile (quelle di marzo sono state già contabilizzate) le banche inizieranno ad applicare le agevolazioni, che avranno valore retroattivo e decorrenza pari alla data in cui il pagamento è stato effettuato dal mutuatario. Un`operazione laboriosa (il Dl riguarda potenzialmente circa 3 milioni di mutui) che l`Abi, forse con un certo ottimismo, conta di concludere entro maggio.

Agli sportelli i mutuatari potranno trovare anche i moduli di autocertificazione attraverso i quali si potrà attestare il possesso dei requisiti per accedere ai benefici. Questi modelli, è bene ricordarlo, dovranno essere compilati soltanto da quei contribuenti che non figurano (per esempio perché il mutuo è stato contratto dopo il primo gennaio 2008) negli elenchi inviati dal l`agenzia delle Entrate a ciascuna banca. Per coloro che sono già stati inclusi nelle liste, l`agevolazione sarà applicata automaticamente dalle banche, a patto che sussistano i requisiti.

Capire se si ha diritto alle agevolazioni (che valgono solo per le rate da versare nel 2009) può essere a volte complicato, ma non impossibile. Il mutuatario (si veda anche la scheda a fianco) deve anzitutto verificare l`esistenza dei requisiti di base: il finanziamento deve essere stato stipulato prima del 31 ottobre 2008 per l`abitazione principale (con esclusione di case signorili, ville e castelli) e non deve essere a tasso fisso per tutta la durata dell`ammortamento.
Su quest`ultimo aspetto si è discusso a lungo, ma le circolari del ministero delle Finanze e i pronunciamenti dell`Abi hanno chiarito che le agevolazioni si estendono anche ai mutui a rata costante, (in questo caso il beneficio si vede sulla durata) e a quelli con opzione, oltre che a tutti i prestiti cartolarizzati o per i quali non sono state onorate tutte le rate già scadute.

In secondo luogo è necessario controllare il tasso contrattuale, cioè quello pagato in corrispondenza della prima rata del mutuo dopo l`eventuale periodo di preammortamento, tasso agevolato, oppure dopo l`avvenuta rinegoziazione o surroga. Se questo è inferiore al 4% (compreso spread), il mutuatario riceverà dallo Stato una somma pari agli interessi versati oltre il 4% su tutte le rate 2009. Se invece il tasso contrattuale è superiore al 4%, l`integrazione avverrà soltanto a partire da quel livello.

A questo punto non resta che verificare l`inclusione del proprio nome nella lista dei contribuenti trasmessa alle banche e, solo in caso negativo, procedere al`autocertificazione. Gli sconti, che riguarderanno soprattutto le famiglie con prestiti indicizzati agli Euribor dello scorso anno (quando la scadenza 3 mesi aveva toccato il 5,39% contro l`1,54% di giovedì scorso), arriveranno direttamente sul conto corrente.

I PASSI DA SEGUIRE
1) Controllare tipologia e data di stipula:
Se il mutuo non è a tasso fisso per tutta la durata del periodo di ammortamento ed è stato contratto prima del 31 ottobre 2008 per l`acquisto, la ristrutturazione o la costruzione dell`abitazione principale (con esclusione di case signorili, ville e castelli) è possibile accedere ai benefici del decreto anticrisi.

2) Confrontare il tasso pagato nelle rate del 2009 e quello contrattuale:
Il tasso contrattuale è quello pagato in corrispondenza della prima rata del mutuo dopo l`eventuale periodo di preammortamento, tasso agevolato, oppure dopo l`avvenuta rinegoziazione o surroga. Se quest`ultimo è inferiore al 4% (compreso spread), il mutuatario ha diritto a un contributo da parte dello Stato pari agli interessi versati oltre il 4% su tutte le rate pagate nel corso del 2009. Se invece il tasso contrattuale è superiore al 4%, l`integrazione avviene a partire da questo livello. Per esempio, se il tasso contrattuale è pari al 4,5% e nella prima rata del 2009 si è pagato il 5%, lo Stato si accollerà lo 0,5% residuo.

3) Verificare l`inclusione nelle liste dell`Agenzia delle Entrate:
Chiedere alla banca se il proprio nominativo figura nelle liste inviate dall`Agenzia delle Entrate. Nel caso non fosse incluso (cosa certa per tutti i mutui contratti dopo il 31 dicembre 2007) e si fosse invece in possesso dei requisiti evidenziati al punto 1, è possibile inviare un`autocertificazione compilando i moduli che nei prossimi giorni saranno reperibili in filiale o scaricabili dal sito dell`Abi.
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Fonte: Il Sole 24 Ore






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