Mutui e Prestiti
Chiusura in territorio negativo per Wall Street. Il Dow Jones cede l`1,15% a 7.400,8 punti, il Nasdaq arretra dello 0,52% a 1.483,48 punti, mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l`1,30% a 784,04 punti. Insomma, sembra essere durato poco l`effetto notizia sulla decisione di ieri della Federal Reserve: quest`ultima ha deciso di acquistare bond del tesoro Usa e altri titoli garantiti da mutui per oltre 1000 miliardi di dollari.
Una iniezione di fiducia per banche e investitori e per la richiesta di mutui e prestiti.
«Dobbiamo solo aspettare e vedere se tutte queste misure avranno gli effetti desiderati,» ha detto a Bloomberg Wasif Latif, del fondo Usa Investment Management. «La reazione iniziale dei mercati al piano Fed è stata positiva ma poi ci può essere un ripensamento analizzando più approfonditamente il piano». Soprattutto perché permangono incertezze e timori sui meccanismi di salvataggio delle banche, tanto che proprio i titoli degli istituti finanziari hanno appesantito il Dow Jones. Il titolo di Bank of America ha ceduto il 9,52%, Citigroup il 15,58%, JPMorgan l`8,89 per cento. Ha preso invece quota il titolo di General Motors, che ha registrato un incremento del 9,85% dopo il varo del piano di aiuti pubblici a sostegno del comparto auto.
Deboli le Borse europee. Piazza Affari la migliore
Le Borse europee chiudono contrastate. Parigi ha guadagnato lo 0,66% Francoforte l`1,17%, mentre Londra ha archiviato la seduta in leggero calo: -0,07%. Piazza Affari è la migliore d`Europa. Il Mibtel infatti è salito del 2,07% mentre l`S&PMib ha guadagnato l`1,87%. La borsa milanese, peraltro, ha accolto bene l`emendamento al decreto incentivi, con cui il Governo ha fatto propri i suggerimenti del presidente della Consob Lamberto Cardia. Nella norma è previsto il raddoppio della quota detenibile in azioni proprie al 20% ed altre norme anti-scalate.
Tornando a Piazza Affari, in cima al listino delle blue chip c`è il titolo Unipol. In attesa dei conti il titolo ha messo a segno un rally (+13,08%). Il mercato ha festeggiato le indiscrezioni secondo le quali sembra che l`a.d. Carlo Salvatori, proposto da Fabi e Fiba alla guida di Bpm, abbia fatto un passo indietro nella corsa per la plancia di comando dell`istituto meneghino. Ancora in spolvero UniCredit (+3,73%) dopo la chiusura col botto della vigilia (+20%) grazie ai risultati migliori del previsto e nonostante il taglio del rating da parte di Standard & Poor`s. Proprio sul finale, invece, retromarcia di Intesa Sanpaolo: - 2,2 per cento.
Tra i migliori dell`S&P/Mib da segnalare, però, Generali (+5,9%). Gli scambi sostenuti hanno mostrato come cresca anche l`attesa per il cda di domani che sarà chiamato ad approvare i conti, ma anche a decidere sulla partita di Intesa Vita. Per quello che riguarda i conti, le attese sono per un utile di 800-900 milioni. Per quel che riguarda il dividendo, come anticipato nei giorni scorsi da Radiocor, c`è allo studio l`idea di distribuire parte della cedola utilizzando le azioni proprie detenute in portafoglio.
In fondo al listino invece Finmeccanica (-4,9%), l`Espresso (-4,9%). Piatta Mediaset (-0,07%) che ieri ha annunciato tagli ai costi aziendali. Ubs, continuando a raccomandare la vendita delle azioni (sell), ha tagliato il target di prezzo sui titoli del Biscione da 2,8 a 2,55 euro.
Infine, Fiat. Il Lingotto ha chiuso la seduta in rialzo del 9,5%. Il titolo ha beneficiato dell`effervescenza del comparto auto in tutta Europa grazie al traino di General Motors e della prospettiva di aiuti da parte del Tesoro Usa per i fornitori di componenti auto.
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Fonte: Il Sole 24 Ore
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