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"Segnali Positivi per il Mercato Immobiliare USA!"

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Segnali positivi per il comparto immobiliare del paese a stelle e strisce. Ad aprile la spesa per costruzioni è risultata infatti, secondo i dati rilasciati dal Dipartimento del Commercio, in forte crescita, raggiungendo quota 869 miliardi di dollari. L`incremento rispetto al mese precedente è stato del 2,7%, il dato migliore dal 2000, nettamente superiore alle stime che prevedevano un rialzo dello 0,1%. Il dato di aprile segue quello già incoraggiante di marzo, che aveva fatto registrare un aumento dello 0,4% (rivisto da +0,2%). Alla base di un risultato così eclatante la chiusura del programma di detrazione fiscale grazie al quale si è ridotto significativamente l`invenduto con il risultato che nel paese si è tornati a costruire. Lo stesso Dipartimento del Commercio Usa aveva infatti reso noto pochi giorni prima il dato sulla vendita di nuove case a aprile, anche questo molto positivo, in crescita del 14,8% ai massimi da quasi due anni e molto superiore alle stime degli analisti.
Mutui miigliori
Bene anche le vendite di case esistenti, dato comunicato dalla National Association of Realtors, salite ad aprile del 6%, ancora meglio del +5,3% di marzo e del +4,3% atteso. Sia i settoriali americani come il Dow Jones U.S. Real Estate Index o il Phlx Housing Index, indice calcolato dal Philadelphia Stock Exchange che incorpora circa 20 società attive nel comparto delle costruzioni, mostrano segnali di ripresa da alcune sedute dopo il forte calo subito dal top di aprile.
Mercato Immobiliare
La strada per invertire la tendenza negativa delle ultime settimane è ancora lunga (resistenza chiave a quota 200 per il Dow Jones ed a 117 per il Phlx), tuttavia questi primi indizi potrebbero essere sfruttati per investigare le potenzialità del settore anche dentro i nostri confini. Del resto la correlazione tra l`indice del Philadelphia Stock Exchange e titoli come Beni Stabili o Pirelli RE negli ultimi mesi è stata molto significativa (con un picco, per l`indice di correlazione calcolato ad un anno, nella prima parte dell`anno con valori prossimi a 0,7, quindi molto significativi), a conferma del fatto che quello che succede oltre Atlantico influenza anche i nostri trend.
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Fonte: Tiscali





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