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"Borse in Ribasso: I Titoli su Cui Puntare!"

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Giornata fortemente negativo a Wall Street dove si risente l`effetto della Grecia:l`indice Dow Jones crolla del 2,02% a 10926,77 punti. Anche peggiore l`andamento del Nasdaq che va a -2,98% e raggiunge quota 2.424,25 punti. Molto negativo anche l`indice Standard and Poor 500 a 1.173,60 punti (-2,38%).
Intanto, dopo la chiusura di Wall Street, L`euro e` scambiato a 1,3000 dollari. Al termine delle contrattazioni di Wall Street il dollaro e` scambiato a 94,45 yen, 1,1022 franchi svizzeri e 0,6598 sterline.
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La borsa italiana ha iniziato ad inviare segnali positivi da circa un anno, tuttavia, pur avendo messo a segno un rialzo dell`86% circa nel corso del 2009, non è ancora riuscita ad affrancarsi completamente dal pesante trend ribassista subito dai massimi del maggio 2007. Rispetto a quella discesa il Ftse All Share ha ritracciato infatti solo poco più di un terzo (il 33% di ritracciamento si colloca in area 24000, poco distante dai valori attuali quindi).
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Chi studia i grafici sa invece che i primi segnali di inversione possono essere considerati credibili solo quando il ritracciamento rispetto al movimento precedente si spinge oltre la quota del 50%. In altre parole fino a che i prezzi non ripercorrono in direzione opposta almeno la metà della strada fatta in precedenza, in questo caso del ribasso dal top del 2007 al minimo del 2009, il movimento deve essere considerato una correzione facente ancora parte del trend principale. Solo con il superamento dei 29000 punti quindi l`indice Ftse All Share potrebbe iniziare a guardare con maggiore fiducia al futuro, inquadrando nel mirino almeno i massimi del 2007 di area 44500.
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Il comportamento dell`indice di borsa tedesco, il Dax, può essere considerato di buon auspicio anche per il nostro listino: il Dax ha infatti oltrepassato con decisione la soglia del 50% di ritracciamento del ribasso dai massimi del 2007, una impresa riuscita solo parzialmente a fine 2009, quando la resistenza dei 5850 punti fu superata solo brevemente, ma in modo molto più convincente nelle ultime settimane. Questo segnale da parte del Dax significa che gli investitori credono possibile il proseguimento della corsa al rialzo dell`indice almeno fino sui massimi del 2007.
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Le differenze in termini di crescita sia per il 2010 sia per il 2011 tra Italia e Germania si riflettono evidentemente anche sul comportamento delle rispettive borse, tuttavia i segnali inviati da quella di Francoforte sono da interpretare come ben auspicanti anche per la nostra. La rottura della resistenza di area 29000 da parte del Ftse All Share non deve apparire irrealizzabile, ed a meno di gravi imprevisti sul cammino dell`uscita dalla crisi da parte della Unione Europea, tale risultato è solo questione di tempo. Ipotizzando un tasso di crescita come quello dimostrato nell`ultimo anno le quotazioni non raggiungeranno i 29000 punti prima della fine del 2010/inizio del 2011, una finestra temporale relativamente ampia che potrebbe giustificare la scelta di titoli da inserire in portafoglio anche con un orizzonte temporale esteso.
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Tra i titoli che potrebbe valere la pena di tenere sotto controllo in questa ottica vi sono quelli delle società che hanno deciso un dividendo 2010 superiore a quello precedente, una politica che può essere interpretata come una dichiarazione di fiducia nel futuro. Limitando il campo di azione ai titoli più liquidi i soggetti interessanti in questo senso sono Ansaldo Sts (dividendo 2010 0,31 euro rispetto agli 0,27 euro del 2009), Atlantia (0,746, dei quali 0,355 già distribuiti a novembre 2009, a fronte dei precedenti 0,71), Fiat (0,17 euro a fronte di 0 euro nel 2009), Intesa Sanpaolo (0,08 euro a fronte di 0 euro nel 2009), Lottomatica (0,74 invece di 0,68), Luxottica (0,35 invece di 0,22), Pirelli & C (0,0145 a fronte di 0 euro nel 2009), Stm (0,28 dollari per azioni a fronte degli 0,12 dollari nel 2009), Terna (0,19 euro dei quali 0,07 già distribuiti a novembre a fronte dei 0,158 euro dello scorso anno) ed infine Unipol (tornata al dividendo nel 2010 con 0,04 euro).
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Fonte: Tiscali




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