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Letteralmente "la scelta delle azioni"; sta ad indicare quella fase in cui il gestore di un fondo azionario, dopo aver selezionato le classi di attività (asset class) più generiche in cui investire (es. titoli italiani, europei, oppure industriali, bancari, assicurativi, etc…), sceglie specificamente le singole azioni da inserire in portafoglio. Quando tale attività è svolta replicando le percentuali che i titoli ricoprono nel benchmark si parla di "gestione passiva"; quando, invece, le percentuali si discostano notevolemnte da quelle del benchmark di riferimento si parla di "gestione attiva". E` in quest`ultimo stile di gestione che lo "stock-picking" riveste una particolare importanza.
I mercati azionari dimostrano un certo nervosismo, i temi che fanno perdere il sonno agli operatori sono molti, dalle accuse di truffa avanzate dalla Sec, la Consob americana, a Goldman Sachs e ad altri istituti di primaria importanza (i nomi che circolano sono di quelli che fanno scalpore, ma non c`è ancora nulla di ufficiale), alla crisi della Grecia, che secondo il presidente della Bundesbank, Axel Weber, potrebbe avere bisogno di 80 miliardi di euro per il suo salvataggio, una cifra molto superiore ai 45 miliardi messi a disposizione dai paesi dell`area euro e dal Fmi a favore di quel paese.
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E siccome le disgrazie, anche in finanza, non vengono mai sole, sui paesi europei si è anche abbattuta una nube di cenere proveniente dall`Islanda che ha fatto danni incalcolabili nei conti delle compagnie aeree ma che impatterà anche sui conti di molte altre aziende, basti pensare ad esempio alla produzione di auto Bmw negli Usa, messa a rischio dal mancato arrivo di componenti dalle fabbriche della Germania.
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Insomma, se fino a poche settimane fa, ancora ad inizio aprile, scegliere un titolo azionario sul quale puntare era un`impresa relativamente facile, ora lo "stock picking" diventa un esercizio decisamente più complesso. Interi comparti sono divenuti improvvisamente rischiosi, come quello delle banche, stretto tra il caso Goldman e la crisi finanziaria greca, oppure quello dei titoli legati al prezzo delle materie prime, che potrebbero andare incontro ad un ridimensionamento se i mercati si convinceranno di aver corso troppo nei primi mesi dell`anno e di avere ora bisogno di una pausa. La brusca caduta del prezzo del greggio ad inizio mese è solo un assaggio di quello che potrebbe succedere ad energia e metalli, e quindi ai titoli azionari collegati, in caso di una flessione delle borse. Un aiuto nella ricerca dei titoli sui quali puntare in questo momento può venire dall`andamento più recente: soggetti che sono riusciti a correre nonostante le incertezze del mercato possono probabilmente contare sul sostegno di storie a particolari che li svincola almeno in parte dal trend generale. Alcuni di questi titoli, per quanto ben performanti, sono caratterizzati da una liquidità ridotta e potrebbero non rappresentare quindi la scelta ideale per l`investitore medio. Si tratta di Csp International Calze San Pellegrino, di Zucchi, di Piquadro, di Marcolin, tutti in grado di mettere a segno un balzo molto interessante nelle ultime settimane e sui quali sarebbe quindi possibile intervenire ma solo con posizioni poco impegnative. Di diverso tenore invece la liquidità di altri strumenti che hanno dimostrato di sapersi ben comportare di recente come ad esempio Amplifon, Buzzi Unicem, Espresso ed Stm.
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Fonte: Tiscali
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