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"Economia: Il Settore Finanziario è in Ripresa!"

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Negli Usa sia il DJ Financial sia l`S&P Banking hanno fatto registrare nuovi massimi annuali portandosi al di sopra dei record di gennaio, segnalando l`intenzione di riprendere il trend rialzista in atto dai minimi del 2009. In particolare l`S&P Banking, chiamato anche dagli operatori "Bank Index", è un paniere il cui andamento è determinante per il trend generale della borsa. Il peso dei finanziari è infatti tale che difficilmente il mercato ne può ignorare le sorti.
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Un certo grado di indipendenza ovviamente esiste, ma è sufficiente affiancare i grafici del settoriale delle banche e quello dell`S&P500 per capire come le differenze siano principalmente di entità di movimento e non di direzione.
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In generale, osservando il grafico di forza relativa che mette in rapporto il settore con l`indice generale, è possibile affermare che nelle fasi di borsa calante il comparto banche tende a cedere terreno più velocemente rispetto alla media degli altri settori, mentre nelle fasi di borsa positive le banche sovraperformano il mercato.
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Può essere quindi confortante notare come proprio il grafico di forza relativa nel corso dell`ultimo bimestre abbia disegnato una tendenza rialzista, anche se ancora in embrione, che ne interrompe una sostanzialmente laterale in atto dalla scorsa estate. Anche l`analisi delle medie mobili sembra compatibile con un quadro rialzista del settore banche: quella a 200 sedute funziona da supporto dallo scorso agosto (era superiore ai prezzi, quindi indicava un trend di medio termine al ribasso, dal giugno 2007) e nell`ultimo trimestre ha virato al rialzo, mentre quella a 100 giorni è stata messa alla prova in qualità di supporto sia a dicembre 2009 sia a febbraio, e dopo una lunga fase di test, tra il 4 ed il 16 febbraio la media a 100 giorni è stata infatti il baricentro dell`azione dei prezzi, ha fornito la base per una decisa puntata al rialzo.
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Grazie a questo ultimo spunto le quotazioni si sono lasciate poi alle spalle la forte resistenza dei 138/139 punti, dove si trovano assiepati molti massimi toccati tra ottobre 2009 e gennaio 2010. Tale resistenza acquista ancora maggiore importanza se si considera che coincide con il 25% di ritracciamento del ribasso dal top di inizio 2007. La rottura dei 140 punti sembra aprire quindi la strada al test del raggiungimento dell`ostacolo successivo nella scala dei ritracciamenti, il 50%, posto in area 188 punti. In funzione dei legami tra settore e mercato è difficile immaginare una situazione dove il Bank Index passa da 140 a 180 punti senza che anche lo S&P500 metta a segno un ulteriore rialzo. Del resto l`indice più rappresentativo della borsa Usa è già salito, superando quota 1125, al di sopra del 50% di ritracciamento del ribasso dal top di fine 2007, un segnale che sembra aprire la strada al raggiungimento di area 1230/35 almeno in tempi relativamente brevi. Uno sguardo ai grafici dei giganti Usa del settore del credito (JP Morgan Chase è al numero 7 nella classifica dei titoli più pesanti all`interno dell`S&P500, Bank of America è al numero 9, wells Fargo al numero 10, Citigroup al numero 30) conferma l`ipotesi che il settore potrebbe tentare un balzo in avanti significativo. Delle quattro maggiori istituzioni statunitensi, Bank of America, Citigroup, Wells Fargo e JpMorgan Chase solo Citigroup sembra in affanno rispetto al comparto. Il titolo viaggia infatti ancora al di sotto dei massimi dello scorso agosto a 5,43 dollari, e fino a che questa resitenza non verrà superata il rimbalzo in atto dai minimi di febbraio a 3,11 dollari potrebbe rivelarsi anche un episodio correttivo. Quello che tuttavia è probabile, se la tendenza del settore sarà confermata al rialzo, è che Citigroup (Citigroup ha riportato nel quarto trimestre 2009 una perdita netta di 7,6 miliardi di dollari) sia solo in ritardo rispetto al recupero dei suoi competitor.
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Fonte: Tiscali





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