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"Contro il Fisco non serve lo Sciopero Generale!"

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Contro il Fisco non serve lo Sciopero Generale 0
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La Cgil fissa per marzo lo sciopero generale sul fisco: la Cisl non ci sta, Federconsummatori e Adusbef sìIl popolo strozzato dalle tasse potrà scendere in piazza il 12 marzo, in tutta Italia, seguendo le indicazioni della Cgil. Guglielmo Epifani ha spiegato in una intervista a Repubblica che “da tempo chiediamo una riduzione delle imposte sul lavoro dipendente e sui pensionati”. Per di più “lo scorso anno dicemmo che sarebbe aumentato il prelievo sulle buste paga e tutti i dati l`hanno confermato”.
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Se si continuerà a non far nulla, “come fa il governo, la tassazione dei pensionati e dei lavoratori dipendenti continuerà a salire”. Lo sciopero, secondo il segretario della Cgil, potrebbe essere revocato solo se l'esecutivo risponderà alle richieste sindacali: “Abbiamo inviato una lettera con le nostre proposte ma non abbiamo ricevuto risposta”. Bisogna però dire basta, precisa Epifani, ad un sistema “dove c'è chi paga per tutti e chi non paga mai”. E Cisl e Uil? “Avevamo una posizione unitaria, ma poi sono sparite. Per la prima volta hanno promosso una iniziativa congiunta sul fisco con il governo e senza di noi”.Bonanni: "Lo sciopero è un errore" - A rispondere è il segretario della Cisl Raffaele Bonanni che spiega come “sia un errore” proclamare uno sciopero in campagna elettorale perché così “si rischia di portare acqua al mulino di chi non vuole la riforma fiscale”.
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Per Bonanni bisogna “ricercare le giuste alleanze nella politica e nella società civile”, attivando una “consulta” tra sindacato, imprese e istituzioni per spingere tutti insieme il governo ed il Parlamento ad “abbassare le aliquote, spostando la tassazione dai redditi ai consumi, al netto di stipendi e pensioni, e con un forte sostegno alle famiglie a medio e basso reddito". Il numero uno della Cisl evidenzia ancora che è "pericoloso confondere l`azione del sindacato con quella dei partiti. Questo é modo un po` velleitario di fare sindacato".L`adesione di Federconsummatori e Adusbef - Lo sciopero proclamato per marzo ha già incontrato invece il gradimento “convinto” di Federconsummatori e Adusbef. Da oltre un anno – sostengono le due associazioni dei consumatori in una nota - rivendichiamo misure a sostegno delle famiglie a reddito fisso, attraverso una detassazione di salari e pensioni. Le due associazioni sottolineano, inoltre, che "nel 2009 la pressione fiscale è aumentata dello 0,6%, passando dal 42,8 al 43,4 (fonte Istat), con un aggravio sui redditi da lavoro dipendente fino a 25.000 euro annui di 150 Euro in più. Di fronte a ciò il Governo non ha fatto nulla, ma così non si può andare avanti - commentano i presidenti delle due associazioni Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti - il 12 marzo sarà un appuntamento importante per invertire tale tendenza e riportare le esigenze delle famiglie al centro del dibattito politico".Bersani: "Anche gli elettori del centrodestra sono delusi" - A favore dell'iniziativa anche Pier Luigi Bersani. "Ci hanno messo le mani in tasca – ha commentato il segretario del Pd durante la Direzione del partito – . Ora Tremonti dice che quello del tax freedom day è folclore ma loro ci hanno campato per anni e gli elettori del centrodestra sono delusi dalle mancate promesse. Dall`inizio della crisi - aggiunge Bersani - sono stati persi 700 mila posti di lavoro, il quadro della finanza pubblica é preoccupante e non migliorerà con una politica di piccolo cabotaggio". Lo sciopero è dunque necessario come l'aria, perché “anche sul fisco – come sottolinea Alessandro Pignatiello del PdCI - Berlusconi ha preso in giro gli italiani”. In questo momento di grave crisi economica, prima di tutto, “devono essere le tasse dei lavoratori ad essere abbassate, mentre serve un aumento dei salari e delle pensioni, che in Italia sono ferme al palo da anni".
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Chi non è d'accordo sullo sciopero – fa notare Pignatiello - fa solo gli interessi del Governo, le cui politiche sono lontane anni luce dagli interessi dei lavoratori”.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Tiscali






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