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"Euro: Il Rischio di Svalutazione per le Banche!"

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Prestiti o Mutui



La Banca centrale europea prevede per il comparto bancario della zona euro svalutazioni complessive nel periodo 2007-2010 per 553 miliardi di euro, quindi più dei 488 miliardi stimati a giugno. Lo scrive la Bce nel suo Financial Stability Review, aggiungendo che c`è un potenziale per ulteriori svalutazioni per 187 miliardi a fine 2010, rispetto ai 214 miliardi di giugno.
Prestiti protestati
Negli ultimi sei mesi è quindi aumentato il bisogno complessivo di svalutazioni del comparto bancario e sta continuando a salire lentamente nonostante si sia allentato il rischio sistemico. "Le tensioni nel sistema finanziario della zona euro stanno chiaramente diminuendo grazie ai programmi di sostegno al settore, agli stimoli macroeconomici e alla ripresa economica in corso", sostiene la Bce.
Mutui on line
"Nel complesso non abbiamo visto solo un miglioramento delle condizioni finanziarie e delle performance dell`economia reale, ma anche una riduzione del livello di rischio sistemico", ha affermato Lucas Papademos, vice presidente della Bce durante un`intervista all`agenzia Dow Jones.
Prestiti pensionati
Tuttavia per la Bce ci sono ancora tre rischi importanti: nuove tensioni finanziarie, esposizione al mercato immobiliare commerciale e all`Europa dell`est e ogni battuta di arresto nella ripresa del mercato finanziario. Il rapporto sottolinea infine anche un`ampia tipologia di possibili ostacoli, dall`indebitamento del settore pubblico ai fallimenti societari.
Mutui migliori
In Europa si mantengono al di sotto della parità le principali Borse europee dopo l`avvio degli scambi Usa (+0,18% il Dow Jones e +0,90% il Nasdaq). A parte Londra (+0,12%) e Francoforte (+0,42%), le altre piazze si confermano in lieve calo. Da Parigi (-0,29%) e Milano (-0,24%) ad Amsterdam (-0,11%) e Zurigo (-0,13%). Le vendite interessano soprattutto i bancari Credit Agricole (-6,16%), Ing (-3,67%) e Bnp (-1,58%), mentre a Milano scivolano soprattutto Banco Popolare (-2,25%) ed Mps (-2%).
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Milano Finanza




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