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"ENI Consolida le Sue Posizioni all`Estero!"

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Eni è pronta a partecipare alla costruzione di una fabbrica di gas liquefatto nella penisola di Yamal. Lo ha anunciato oggi l`Ad del Cane a sei zampe, Paolo Scaroni. Eni già lavora in Russia e sta realizzando con Gazprom un progetto a Novi Urengoil, ma vuole rafforzare ancora la sua posizione nel Paese.
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"Per questo siamo pronti a partecipare all`impianto per il gas liquefatto nella regione e anche a proseguire con Gazprom il progetto South Stream``, ha dichiarato Scaroni da Salekhard, capoluogo della regione dove oggi il premier russo, Vladimir Putin, ha invitato i rappresentanti delle maggiori compagnie energetiche mondiali a investire nell`area.
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Putin ha indicato che lo Stato è in grado di fornire agevolazioni fiscali per i progetti locali. Il Governo russo prenderà quindi in considerazione un periodo di "grazia fiscale" affinchè gli investimenti non saranno in pareggio. E` stato anche confermato l`avvio dell`estrazione di petrolio dal giacimento di Kashagan, nel mar Caspio, per il 2012.
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Pierre Offant, direttore generale di Ncoc-North Caspian Operating Company, consorzio internazionale formato da Eni, ExxonMobil, Shell, Total e KazMunaiGas (tutte con il 16,81%), Conoco Phillips (8,36%) e Inpex (7,64%) per lo sfruttamento del maxi-giacimento kazako ha ribadito che l`obiettivo produttivo iniziale è di 450 mila barili di petrolio al giorno. La prima fase dello sviluppo del giacimento sarà completata al 72% per la fine del 2009, mentre per la seconda fase è attualmente in corso lo studio di fattibilità.

E mentre aumenta il pressing americano su Eni con il fondo attivista Usa, Knight Vinke, che ha deciso di formalizzare le sue richieste: dividere in due il gruppo con la separazione della raffinazione dalla commercializzazione in un incontro pubblico la prossima settimana a Milano, Giuliano Zuccoli, presidente del consiglio di gestione di A2A e presidente di Edison, sta pensando a una cordata tutta italiana per il nucleare, alternativa a quella fra Enel e la francese Edf.

Zuccoli ne ha parlato con Scaroni. L`idea è quella di costituire un consorzio per la costruzione della centrali nucleari in Italia che coinvolga i produttori e i grandi consumatori di energia nazionali, a partire da A2A ed Eni, e magari altre utility, e che utilizzi la tecnologia americana di Westinghouse, di cui Ansaldo Nucleare (Finmeccanica) ha la licenza nel nostro Paese.

Una sfida alla joint venture, già costituita, fra Enel e i francesi, che apportano la loro tecnologia Epr per il nucleare. Oggi in Borsa il titolo Eni sale dell`1% a quota 17,19 euro, anche se il petrolio ha aperto in calo a 68,48 dollari a New York (-0,7%), mentre A2A si limita a un +0,22% a 1,37 euro.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Milano Finanza







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