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"Crisi e Disoccupazione: Il Peggio deve venire!"

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Crisi e Disoccupazione: Il Peggio deve venire 0Crisi e Disoccupazione: Il Peggio deve venire 1
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Ocse: i disoccupati in Europa sono 57 milioni e "in Italia, il peggio deve ancora arrivare"Nonostante ci siano segnali di ripresa economica "la disoccupazione verosimilmente continuerà a crescere nel 2010", è quanto prevede l`Ocse nell` Employment Outlook 2009 diffuso oggi. "Crescono segnali che il peggio sia ormai alle spalle - scrive l`organizzazione di Parigi - e che la ripresa possa essere vicina ma per l`occupazione nel breve termine le prospettive sono ancora fosche".I dati peggiori dal dopoguerra - L`Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico prevede così che nella seconda metà del 2010 il tasso di disoccupazione nell`area si avvicinerà ad un nuovo massimo dal dopoguerra (10%, con 57 milioni di disoccupati) dopo l`8,3% di giugno di quest`anno, già il più alto sempre dal dopoguerra.Rischio disoccupazione lungo periodo - "Il maggior rischio - sottolinea l`Ocse - è che una gran parte di questa disoccupazione divenga strutturale e che molti dei disoccupati entrino in una condizione di mancanza di lavoro per un lungo periodo o che addirittura escano dalla forza lavoro".
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Questo, ricorda l`organizzazione di Parigi, è già accaduto in alcuni Paesi nel corso di passate crisi economiche, quando anche dopo la ripresa dell`economia, i livelli di disoccupazione restarono più alti rispetto ai livelli pre-crisi. Questo è dovuto al fatto che i disoccupati di lungo periodo sono più difficili da assumere sia perché si verifica una diminuzione del capitale umano sia perché essi stessi ad un certo punto smettono di cercare lavoro.
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L`alta e persistente disoccupazione porta con sé i costi economici e sociali maggiori: da una minore salute all`abbassarsi degli standard di vita, dall`aumento della criminalità al calo del potenziale di crescita per la società", scrive l`Ocse nell` `Employment Outlook 2009`.In Italia il peggio deve ancora arrivare - Se in alcuni Paesi come Irlanda, Giappone, Spagna e Stati Uniti, già nel 2009 si è registrato un forte aumento di disoccupati a causa della crisi economica, "in altri Paesi, inclusi Francia, Germania e Italia la gran parte della crescita della disoccupazione deve ancora arrivare".La classifica Ue - È la Spagna, con un tasso di disoccupazione al 18,1% a giugno, secondo i dati Ocse, il Paese che finora ha pagato il tributo più grande alla crisi in termini di lavoro. In Francia il tasso è al 9,4% a metà di quest`anno, mentre in Germania è al 7,7%. Nella tabella Ocse i dati italiani sono invece disponibili fino al primo trimestre 2009 quando la disoccupazione era al 7,4%, leggermente inferiore rispetto al 7,5% registrato nell`area sempre nei primi tre mesi di quest`anno.I dati nazionali - L`Italia avrà, alla fine del 2010, 1,1 milioni di disoccupati in più rispetto alla fine del 2007. Per il Belpaese l`organizzazione di Parigi prevede un tasso di disoccupazione nell`ultimo trimestre del prossimo anno al 10,5%, superiore al 9,9% della media Ocse.
I salari italiani sono cresciuti tra il 2006 e il 2007 dello 0,1%, meno rispetto allo 0,9% della media Ocse, dello 0,8 della Ue-15 e dello 0,9% della Ue-19.
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Tiscali







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