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"Allarme Confindustria: La Ripresà Sarà Lenta!"

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Crisi, allarme di Confindustria: "Persi 700mila posti di lavoro e la ripresa sarà lenta"Saranno 700mila i posti di lavoro persi nei due anni tra la fine del 2008 e la fine del 2010. È la stima del centro studi di Confindustria (Csc), secondo cui "è prematuro affermare che il ricorso alla cassa integrazione si sia stabilizzato, anche se gli attuali livelli sono superiori ai massimi degli anni Ottanta e i dati da maggio a luglio sembrano indicare il raggiungimento del picco". Tuttavia, se si ipotizza che la Cig "abbia raggiunto i massimi a metà 2009" e questo "si dimostrasse corretto, le diminuzioni di Ula (unità di lavoro a tempo pieno) dal terzo trimestre in avanti dovrebbero tradursi in almeno altrettanti posti di lavoro persi".Nel 2010 disoccupazione record al 9,5% - La crisi economica ha un impatto durissimo sul mercato del lavoro e l`anno prossimo la disoccupazione toccherà livelli record. È la previsione del centro studi di Confindustria (Csc) negli `Scenari economici`, secondo cui il tasso di disoccupazione salirà quest`anno all`8,3% (dal 6,7% dell`anno scorso), per schizzare poi al 9,5% già all`inizio del 2010 - il valore massimo dal quarto trimestre del 2000 - senza diminuire per tutto il resto dell`anno. Tra la fine del 2008 e la fine del 2010, quindi, ci saranno 700mila occupati in meno.Il Pil italiano precipiterà a -4,8% nel 2009 - Secondo Confindustria risalirà poi a +0,8% l`anno prossimo. Si tratta di stime in leggero rialzo rispetto a quelle diffuse a giugno (-4,9% e +0,7%). Le nuove previsioni di viale dell`Astronomia sono comunque più ottimistiche rispetto a quelle del governo, che nel Dpef ha indicato un -5,2% per quest`anno e un +0,5% per il 2010.Principale ostacolo alla ripresa è la stretta creditizia - Resta, secondo Confindustria, la difficoltà di ottenere credito" ed è "un effetto tipico delle crisi finanziarie che richiedono tempo per essere superate, specie quando non è affrontato in modo più diretto e deciso il risanamento dei bilanci bancari". Un "allentamento" della stretta creditizia, prevede quindi il Csc, dovrebbe esserci solo dal secondo semestre del 2010.Mesi difficili ma il Paese ce la può fare - "Non siamo davanti a una catastrofe, ha affermato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. "Siamo fuori dal tunnel della recessione - ha spiegato - il peggio è alle spalle, però la crescita sarà lenta e difficoltosa.
Ricominceremo ad avere il segno `più` nel 2010 ma ancora ridotto. E serviranno alcuni anni per tornare ai livelli di produzione pre-crisi".
Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di consumi con una maggior domanda di mutui e prestiti al consumo e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Tiscali





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