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"Borse: Milano Guida L'Europa!"

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Le piazze europee, a eccezione di Milano, hanno chiuso in negativo sulla scia di Wall Street, che dopo un avvio con il segno più ha ripiegato in seguito a una pioggia di dati macroeconomici. I dati relativi al Pmi servizi Usa non hanno convinto i mercati, mentre le vendite al dettaglio Usa diffuse poco prima e superiori alle attese avevano fatto salire gli indici.

I listini hanno risentito anche dei nuovi sussidi di disoccupazione Usa, in calo a 570mila nella settimana contro un consensus di 560mila. A Piazza Affari l`Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,75% a quota 21.936 punti, l`All Share dello 0,78% a quota 22.394. Male invece Parigi (-0,54%), Londra (-0,43%) e Francoforte (-0,34%).

A Milano protagonista Banca Italease, che è rimbalzata con forza in attesa dell`aumento di capitale. Dopo il tonfo di ieri (-6,36%), il titolo ha guadagnato il 10,19% con scambi superiori a tre volte la media dell`ultimo mese e pari a 2,3 milioni di pezzi. Per martedì prossimo è atteso il Cda, che dovrà convocare l`assemblea per l`aumento di capitale stimato attorno a un miliardo di euro. Il titolo ha beneficiato anche degli effetti dell`accordo siglato ieri con Risanamento, che prevede la risoluzione dei contratti di leasing tra le due parti.

Sul listino principale ha spiccato FonSai, che ha segnato un balzo del 4,75% sulle scommesse in merito a un rafforzamento nel capitale dell`azionista Premafin. Male il resto del settore: Generali (-0,71%), Alleanza (-0,72%), debole Unipol (+0,06%). Sono proseguiti, nei primi giorni di settembre, gli acquisti dei tre fratelli Ligresti sul titolo Premafin, che ha chiuso in rialzo dello 0,95%. Le finanziarie Hike Securities di Jonella Ligresti, Limbo Invest di Paolo Ligresti e Canoe Securities di Giulia Ligresti hanno comprato nei due primi giorni del mese 26 mila azioni ciascuna, per un controvalore di quasi 25 milioni di euro, arrotondando marginalmente la partecipazione congiunta del 30%. Da mesi i fratelli Ligresti, che insieme alle finanziarie di famiglia controllano la società, aumentano con piccoli ma frequenti acquisti la propria partecipazione in Premafin.

Ha ripreso quota Atlantia (+4,71%), premiata dai dati sul traffico autostradale che hanno ripreso a salire nel bimestre luglio-agosto. Sono stati ancora forti i volumi su Parmalat (-1,85%). A metà seduta erano stati scambiati oltre 10 milioni di pezzi, a fronte di una media giornaliera di 7,9 milioni.

Il giudizio di Citigroup, secondo cui la raccolta delle banche italiane resterà debole e la redditività risulterà sotto pressione nella seconda parte dell`anno, non ha frenato il comparto del credito. Mps ha guadagnato l`1,51%, Popolare Milano lo 0,20%, Intesa Sanpaolo lo 0,53%, Unicredit il 2,98%. I peggiori sono stati Ubi Banca (-1,92%), nonostante Credit Suisse abbia alzato il target price a 10,5 euro da 9,6 euro (neutral confermato), e Banco Popolare (-0,50%).

La scoperta del gigantesco giacimento nel Golfo del Messico da parte di British Petroleum potrebbe significare, secondo Mediobanca (outperform), nuovi capex per Saipem (+1,49%). Inoltre la controllata di Eni (+0,12%) è tra gli offerenti, insieme a McConnell Dowell, per realizzare il molo del porto industriale di Sohar, in Oman. Male invece Tenaris (-0,10%).

Campari ha ceduto l`1,20% dopo i guadagni della vigilia, non beneficiando dei risultati positivi pubblicati a Parigi da Pernod Ricard. Fiat, Terna e Snam sono entrate negli indici "sostenibili" Dow Jones Sustainibility World e Dow Jones Sustainibility Stoxx, riservati alle società che gestiscono il proprio business secondo criteri di sostenibilità.

Il Lingotto, dopo due scivoloni consecutivi, ha segnato un +0,32%, mentre Terna e Snam hanno lasciato sul parterre rispettivamente lo 0,68% e lo 0,62%. Tra i minori Management & Capitali è balzata del 5,06%, salendo sopra al prezzo degli ultimi acquisti effettuati ieri da Carlo De Benedetti a 0,16 euro.

Ha perso ancora terreno Cobra (-4,39%), dopo che i revisori di PriceWaterhouseCoopers hanno espresso dubbi sulla continuità aziendale. Infine, Risanamento ha chiuso in rialzo del 14,03% dopo il via libera al piano di salvataggio da parte delle banche e del consiglio di amministrazione.
Ciò potrebbe migliorare la domanda di mutui e prestiti al consumoe e mutui e prestiti per l`acquisto della prima casa.
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Fonte: Milano Finanza








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