Ucciso da una letale, doppia dose di antidolorifici. Per un tragico gioco di coincidenze, favorito dalla mancanza di vigilanza medica. Secondo il tabloid britanico The Sun a stroncare Michael Jackson sarebbe stata una iniezione di Demerol, andata a sommarsi a quella di Propofol che gli era stata somministrata qualche ora prima. A confermare le circostanze che avrebbero portato alla morte del re del pop sarebbe stato lo stesso Conrad Murray. L`oncologo che da anni curava il cantante incalzato dalla polizia pare abbia rivelto maggiori dettagli su quanto successo il 25 giugno.Quella tragica notte - Stando a quanto si apprende dal Sun Michael Jackson prima di addormentarsi aveva ricevuto una dose di Propofol, un potente antidolorifico, dallo stesso Conrad Murray. Nel cuore della notte Jackson si sarebbe svegliato per il sopraggiungere dei dolori, pare dovuti ad una vecchia frattura mai curata come si deve e ai postumi delle ustioni riportate durante le riprese di uno spot pubblicitario nel 1984. A quel punto, mentre Murray dormiva, Jackson avrebbe chiesto e ottenuto da un assistente del medico una nuova dose di analgesico, questa volta il Demerol. La combinazione dei due farmaci avrebbe quindi fermato il cuore del cantante. Murray si sarebbe svegliato quando ormai era troppo tardi, e avrebbe trovato Michael Jackson ormai esanime in uno dei letti di casa sua, tentando una disperata, inutile rianimazione.
I figli vanno alla nonna - Ora è ufficiale. I giudici di Los Angeles hanno confermato le disposizioni testamentarie di Michael Jackson in merito alla custodia dei tre figli. A occuparsene sarà Katherine, madre di Michael e nonna di Prince, Paris e Prince "Blanket". Debbie Rowe, ex infermiera di Jackson e madre naturale di due dei tre bambini, mantiene un diritto periodico di visita e gli accordi per il suo mantenimento economico presi a suo tempo con l`artista. Nonostante gli accordi scritti, la Rowe dopo la morte di Michael Jackson aveva tentato di avere l`affidamento dei figli. Ma la Legge ha deciso diversamente, tenendo anche conto delle preferenze dei minorenni, che invocavano la possibilità di vivere con la nonna. I diciannove pseudonimi - Michael Jackson usava 19 pseudonimi per procurarsi medicine illegalmente: questo dettaglio è stato confermato dai documenti dell`inchiesta sulla sua morte. Gli investigatori hanno ottenuto e stanno esaminando la corrispondenza tra il medico di Jackson, Conrad Murray, e l`Anschutz Entertainment Group (Aeg), il gruppo che aveva organizzato la serie di 50 concerti a Londra che il re del pop stava preparando. Le indagini hanno anche rivelato le diverse cause pendenti sul dottor Murray e la gravità dei suoi debiti. Potrebbero essere stati questi a indurlo a prescrivere il Propofol a Jackson con eccessiva leggerezza. Ma l`inchiesta negli ultimi giorni si è allargata a coinvolgere almeno altri sette di specialisti che seguivano l`artista a vario titolo.
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Fonte: Tiscali