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"Giulia e Francesco i nomi più scelti d`Italia!"

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Aumentano i Francesco e le Giulia d`Italia. Sono infatti questi due i nomi più gettonati nel 2007 dalle mamme e dai papà del nostro Paese, mentre ottobre è il mese `preferito` per mettere al mondo i propri figli. Dati e curiosità emergono da un Rapporto Istat sulle nascite avvenute nel nostro Paese l`anno scorso, illustrato oggi a Roma alla vigilia del I Congresso della Federazione italiana di ostetricia e ginecologia (Fiog), al via da domani nella Capitale. Per quanto riguarda i nomi - si legge nel Rapporto - i più `amati` restano ancora Francesco e Giulia, come nel 2006. I genitori italiani apprezzano però anche Alessandro e Andrea per i maschietti, Sara e Sofia per le femminucce. Nel 2007 in Italia - dice ancora l`Istat - sono nati 563.933 bambini, dei quali 290.330 maschi e 273.603 femmine.

Eppure il bilancio demografico resta negativo, visto che nello stesso anno sono morte 570.801 persone. Solo otto le regioni in cui si è registrata una crescita con un saldo positivo: Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Il numero medio dei figli per donna è di 1,34, con una punta massima nel Trentino Alto Adige (1,51) e minima in Sardegna (1,06). In pratica, le famiglie sono sempre meno numerose. Aumenta inoltre l`età media delle neomadri, attorno ai 31 anni. E se nel 1995 solo 3 mamme su 100 superavano gli `anta`, oggi le `over 40` alle prese con il parto sono 5 su 100. Le cicogne del nostro Paese, inoltre, `parlano` sempre di più straniero.

Dal 1999 al 2006, infatti, l`incidenza dei nati da genitori stranieri sul totale dei residenti in Italia è quasi triplicata, passando dal 4% al 10,6%, anche se è nel Nord-Est del Paese che si concentra la fetta più grande di questi casi. Per il parto - prosegue l`Istat sfogliando anche il Rapporto Cedap del ministero della Salute dell`aprile 2007 - le italiane preferiscono la struttura pubblica a quella privata. Almeno il 90% delle donne la pensa così, con alcune differenze in Campania (solo 54%), Lazio (80%), Sicilia (83%), Sardegna (84%) e Puglia (87%). Il 63,7% dei parti, inoltre, è avvenuto in strutture ritenute sicure, ovvero quelle in cui ogni anno si verificano almeno mille nascite. Fin troppo apprensive, inoltre, le donne che attendono un bebè.

Se il ministero della Salute raccomanda 3 ecografie per parto, infatti, la media nazionale si attesta su 4,3. Per quanto riguarda il taglio cesareo, invece, il Rapporto evidenzia ancora una volta un`emergenza: su 100 parti circa 37 avvengono così, con un record in Campania (59,6%). Le interruzioni volontarie di gravidanza - conclude infine il Rapporto - sono diminuite nel 2007 rispetto all`anno precedente: 127 mila contro 131 mila, anche se il calo si è registrato solamente tra le italiane.
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Fonte: Yahoo







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