Amore e psiche



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ANITA E GIUSEPPE GARIBALDI

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ANITA E GIUSEPPE GARIBALDI




Ana Maria de Jesus Ribeiro, meglio conosciuta come Anita Garibaldi (Morrinhos, Santa Catarina, Brasile, 1821 - Mandriole di Ravenna, Italia, 4 agosto 1849) fu moglie di Giuseppe Garibaldi; è conosciuta universalmente come l` Eroina dei Due Mondi.
Di famiglia modesta, discendente da portoghesi immigrati dalle Azzorre nella provincia di Santa Caterina nel settecento. Il padre Benito faceva il mandriano nei pressi di Lajes, si sposò con Maria Antonia de Jesùs dalla quale ebbe sei figli, di cui tre nati a Coxillas e altri tre a Morrinhos. Morto il padre e i tre fratelli, la madre e le tre figlie si trasferirono a Carniza.
Anita dovette aiutare ben presto nel sostentamento famigliare, tantoché all`età di 14 anni, su consiglio della madre, sposò il 30 agosto 1835 a Laguna Manuel Durante de Aguiar, calzolaio di condizioni agiate, ma di idee monarchiche. Dopo soli tre anni di matrimonio, il marito si arruolò nell`esercito imperiale, lasciando la giovane sposa.
Era il 1839 ed un giovane italiano, Giuseppe Garibaldi, combattente nella rivoluzione riograndense (Guerra dos Farrapos), approda con le navi a Laguna, dove conosce Anita.
Certamente Ana Maria de Jesus Ribeiro, possedeva un fascino ed un carattere davvero eccezionali per la sua epoca.

Quando il generale venne invitato da un conoscente a bere un caffè nella casa di Ana Maria, nacque l`amore tra i due, e Garibaldi le disse che in italiano il diminutivo di Ana era Anita... probabilmente un vezzeggiativo storico, perché il diminutivo di Ana dovrebbe essere Annina... comunque nacque il nome di Anita.
La ragazza, attratta dall`animo del combattente, se ne innamorò: abile cavallerizza, fu maestra dell`inesperto marinaio che, dal canto suo, la iniziò alla tecnica militare. Cominciò così la loro vita insieme nella lotta alle forze imperialiste.
"...Sempre la considerai la più perfetta delle creature": Questa affermazione, contenuta nelle Memorie, risponde pienamente alla sua verità. Che fosse popolana o nobile e ricca dama, per Garibaldi la donna fu sempre all`apice della scala dei valori, e in ognuna di quelle che amò, vide l`incarnazione di una qualità ideale, cui il suo sentimento si elevava come offerta votiva: la vide quale trasposizione nel femminismo dell`eroe. Innamorarsi per lui era il riconoscimento folgorante di una "deità" in terra

I due si conobbero con varie vicende, insegnando l`uno per l`altra le tecniche militari e le differenze di costume (famoso e` il fatto che Giuseppe Garibaldi, fino ad allora non sapesse cavalcare), mentre la guerra procedeva lentamente, al contrario della carriera di Anita, che divenne in breve una figura importante nell`esercito repubblicano.
Nella battaglia di Curitibanos agli inizi del 1840, Anita venne fatta prigioniera, ma il comandante nemico, ammirato dal suo temperamento indomito, si lasciò convincere di concederle la ricerca del cadavere del marito fra i caduti in battaglia; in un attimo di distrazione della vigilanza, afferrò un cavallo e fuggì ricongiungendosi con Garibaldi a Vacaria, nel Rio Grande Do Sul. Il 16 settembre 1840 nacque il loro primo figlio al quale diedero il nome di un patriota italiano, Menotti. Dopo pochi giorni, Anita sfuggì ad un nuovo agguato, infatti gli imperialisti circondarono la casa, ma ella si lanciò a cavallo col neonato in braccio e raggiunse il bosco dove rimase nascosta per 4 giorni finché Garibaldi la ritrovò.
Nel 1841 la situazione militare divenne insostenibile, Garibaldi chiese ed ottenne dal generale Bento Gonçalves di lasciare l`esercito repubblicano: Anita, Giuseppe e Menotti si trasferirono quindi a Montevideo dove rimasero per 7 anni.
Nel 1842 ufficializzarono il loro legame e si sposarono nella parrocchia di San Bernardino.
Nel 1843 nacque Rosita che morì a soli 2 anni.
Nel 1845 nacque Teresita e nel 1847 nacque Ricciotti Garibaldi.
Anita appoggiò sempre le scelte del marito, che nonostante insegnasse storia e matematica, continuò ad avere rapporti con i rifugiati politici italiani fin tanto che costituì la Legione Italiana contro i filo-argentini che contestavano la sovranità dell`Uruguay. Nel 1847 Anita salpò per l`Italia con i figli e raggiunse a Nizza la madre di Garibaldi che li raggiunse alcuni mesi dopo.
Il 9 febbraio 1849 presenziò con il marito alla proclamazione della Repubblica Romana, ma l`invasione franco-austriaca di Roma, dopo la sconfitta al Gianicolo, li costrinse a lasciare la città.
Quando morì, alle 19.45 del 4 agosto 1849, nella fattoria Guiccioli presso Ravenna, Anita Garibaldi aveva ventotto anni. Aveva dedicato gli ultimi dieci anni della propria esistenza al suo José, ai figli, e a una causa che, pur non essendo propria, sposò con la stessa intensità e passione del marito. A Giuseppe e Anita, la storiografia si è rivolta quasi sempre con ricostruzioni separate delle due personalità.La storia deve essere invece esaminata con attenzione e meticolosità con un'approccio scelto nella ricostruzione della loro vita di coppia, nella genesi del rapporto e nel suo evolversi fino al drammatico epilogo dell`agosto 1849.






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