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"Fiat Chrysler: Accordo Fatto!"

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Fiat perfeziona l`intesa con Chrysler. E in Borsa il titolo del Lingotto festeggia con un sonoro +5,78% a 7,86 euro. E` passato di mano il 2% del capitale. Le due società hanno comunicato ora il closing dell`alleanza strategica globale, con la piena operatività della nuova Chrysler, che da oggi dispone di risorse, tecnologie e rete di distribuzione necessarie per competere in modo efficace a livello mondiale.

Come previsto, la casa torinese fornirà a Chrysler la tecnologia tra le più innovative e avanzate al mondo, le piattaforme e i propulsori per vetture piccole e medie. Chrysler potrà così offrire una più ampia gamma di prodotti comprese anche vetture a basso impatto ambientale e trarre beneficio dall`esperienza di Fiat nelle ristrutturazioni aziendali.

Il gruppo Usa avrà accesso alla rete di distribuzione internazionale del Lingotto, in particolare in America Latina e Russia. Grazie a questa alleanza Chrysler "può tornare a essere una società forte e competitivita con una gamma di vetture affidabile che colpiscono l`immaginazione e ispirano fedeltà", ha commentato l`Ad di Fiat, Sergio Marchionne, che sarà l`amministraztore delegato della nuova Chrysler.

Questa sarà guidata da un Cda composto da tre amministratori nominati da Fiat, tra i quali appunto Marchionne, quattro nominati dal Dipartimento del Tesoro statunitense, uno dal Governo canadese e uno dall`United Auto Workers Retiree Medical Benefits Trust. Il Cda nominerà presidente Robert Kidder. Il processo per la selezione degli altri amministratori è attualmente in corso e le nomine saranno comunicate al più presto.

In base alle condizioni approvate dal Tribunale di New York, la società precedentemente conosciuta come Chrysler LLC ha infatti oggi formalmente ceduto sostanzialmente tutti i propri beni (con l`esclusione di determinati debiti e altre passività) a una nuova società denominata Chrysler Group LLC.

Quest`ultima ha assegnato a una controllata di Fiat una quota del 20% della partecipazione nella nuova società, una quota che aumenterà progressivamente fino a un totale del 35% subordinatamente al raggiungimento di determinati obiettivi previsti dall`accordo. Tuttavia Torino non potrà ottenere la quota di maggioranza di Chrysler fino a quando i debiti derivanti dai finanziamenti pubblici non saranno stati interamente rimborsati.

Contemporaneamente, l`United Auto Workers Retiree Medical Benefits Trust, associazione volontaria di ex dipendenti(Veba), ha ricevuto una partecipazione del 55% di Chrysler Group, al netto degli effetti diluitivi. Al Dipartimento del Tesoro statunitense e al Governo canadese sono state assegnate quote rispettivamente dell`8% e del 2% (al netto degli effetti diluitivi).

L`intesa era scontata dopo che nella notte Fiat ha ottenuto il via libera della Suprema Corte Usa all`acquisto di Chrysler. Una decisione che ha segnato una vittoria indiscutibile per l`amministrazione Obama e ha messo fine a giorni di incertezza. Con il passaggio di proprietà, commentano gli analisti di Equita sim (hold e target a 6,7 euro su Fiat), si avvia la non facile sfida di ristrutturare una società che attualmente perde circa 100 milioni di dollari al giorno.

Ciò potrebbe portare ad una ripresa anche del nostro mercato ed un conseguente aumento di mutui e prestiti al consumo.
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Fonte: Milano Finanza




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