Sembra impossibile, eppure è successo a molti: Il cellulare è caduto nel water!
In Italia la diffusione dei cellulari è stata impressionante. Oggi esistono più telefonini che abitanti nel nostro Paese e non vi sono precedenti analoghi in altre Nazioni d`Europa.
Siamo talmente abituati a vivere con il cellulare in mano che bagnarlo o fargli fare un tuffo in acqua è un rischio altamente probabile. È una tragedia ma con un pizzico di fortuna e molto sangue freddo è possibile evitare che passi a miglior vita.
Se il tuo telefonino finisce in acqua ricorda due cose. E` un evento molto meno raro di quanto tu possa pensare e non è detto che non possa salvare con qualche accorgimento il tuo apparecchio.
“Per salvare un cellulare da morte certa servono sangue freddo e una manciata di riso”
Sangue freddo - La prima regola, piuttosto ovvia, è tenere il cellulare lontano dall`acqua. Ma c`è qualcuno di voi che riesce a separarsene quando va in piscina, al mare o anche solo nella vasca da bagno? No! Quindi passiamo subito alla fase in cui diamo per scontato che si sia bagnato leggermente o abbia fatto un bel tuffo. Se il vostro cellulare è destinato a un incontro ravvicinato con l`acqua, la vostra prontezza di riflessi è vitale per la sua sopravvivenza: più resta nel liquido e meno chance avrete di rianimarlo. L`acqua danneggia irreparabilmente tutti i circuiti elettrici.
Il riso è salutare - Innanzitutto, sangue freddo. Non provate in alcun modo ad accenderlo per verificare che funzioni, anzi, se è acceso spegnetelo subito. Tutti i cellulari, ad eccezione dell`iPhone di cui parleremo in seguito, hanno una batteria estraibile. Togliete subito la batteria, la SIM e tutto quello che riuscite a smontare. Se sfortuna vuole che il cellulare sia caduto in mare, il sale complica la situazione perché sedimenta. Sciacquate tutto con acqua dolce, o ancora meglio, con acqua distillata. Asciugate bene tutte le parti con un panno o della carta assorbente e non usate il phon sulle parti elettriche. Il trucco finale per scongiurare il peggio è immergere tutti i componenti del telefono un sacchetto o in una ciotola pieni di riso, o di gel di silice, sperando nelle loro proprietà disidratanti ed assorbenti. Non abbiate fretta: lasciateli in “ammollo” per almeno tre giorni prima di rimontare il telefono e accenderlo.
L`iPhonVideoe odia l`acqua - Se una caduta in acqua è deleteria per qualsiasi modello di cellulare, per l`iPhone è quasi una tragedia: la batteria è integrata e non puoi smontarlo. Anche in questo caso la prima mossa è agire in fretta. Una volta recuperato dall`acqua, non azzardarti ad accenderlo per vedere se funziona ancora perché rischi di mandarlo in corto circuito. Estrai subito la SIM e agita il telefono più che puoi per far uscire l`acqua dall`interno. Usa l`asciugacapelli con aria fredda e soffia all`interno di uno dei fori per 15 minuti in modo da spingere l`eventuale acqua all`esterno. Adesso incrocia le dita e metti il melafonino in un sacchetto o una ciotola di riso (o gel di silice) e assicurati che sia completamente coperto. Lascialo lì per 2/3 giorni se è stato in acqua per meno di un minuto, e almeno una settimana se è stato in ammollo più a lungo. Ogni giorno estrailo, scuotilo un po` per vedere se c`è dell`acqua all`interno e cerca di spingerla fuori usando il phon per 15 minuti. Immergilo di nuovo nel riso. Quando sei davvero certo che sia asciutto, prova ad accenderlo per vedere se torna in vita. Tieni conto che questo sistema, molto rudimentale, è l`unica possibilità per recuperare l`iPhone perché quando il sensore di umidità si attiva decade la garanzia.
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Fonte: Yahoo
