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"Gravidanza a Rischio se stai a Letto!"

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Il riposo assoluto a letto può non essere la scelta migliore nelle gravidanze a rischio per evitare un parto prematuro o l`aborto.
A causa della crescita del feto infatti molte donne, soprattutto quelle che hanno l`abitudine a dormire a pancia in giù,vengono ostacolate dall`ingombrate pancione a trovare una posizione comoda per dormire, inoltre il feto dal quinto mese in poi inizia premere con più forza contro l`utero il che si traduce per la gestante in un frequente stimolo ad urinare, che può costringere la donna ad alzarsi anche più volte durante la notte danneggiando la qualità del suo riposo, ulteriori disturbi possono essere provocati inoltre dai movimenti fatti dal bambino, e dalle ansie che soprattutto con l`avvicinarsi del momento del parto iniziano a tormentare le donne soprattutto durante la notte.
Sono infatti tanti gli effetti collaterali di questo "fermo" forzato sia per la futura madre che per il bambino, come indebolimento delle ossa, trombosi, depressione, perdita di peso e stress. A spiegarlo è uno studio condotto da Judith Maloni, della Bolton School of Nursing, pubblicato sulla rivista Biological Research for Nursing.Secondo la ricerca, che ha analizzato il fenomeno per 20 anni, il riposo a letto oltre ad essere un periodo negativo per la donna, comporta per le future mamme vari problemi, quali atrofizzazione e infiammazioni dei muscoli, perdita di peso sia nella donna che nel feto, indebolimento delle ossa, stanchezza, cambiamenti dei cicli del sonno, monotonia, depressione pre e post parto, cambiamenti d`umore, congestione nasale, indigestione e mal di schiena.Il riposo assoluto è quindi più rischioso che risolutivo nei casi di gravidanze problematiche. "Ma se in futuro si dovessero trovare prove che ne dimostrino in modo convincente l`efficacia - conclude la ricercatrice - medici e operatori sanitari dovranno stare più attenti alla prevenzione e al trattamento di questi effetti collaterali per madre e figlio".
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Fonte: Tiscali





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