Fa il suo debutto la nuova diavoleria di Google per velocizzare le ricerche sul suo motore di ricerca: attraverso la funzione Instant la pagina di ricerca si compone sotto gli occhi dell'utente mentre sta digitando, rendendo ancora più immediata l'interazione.
Google non finisce mai di stupire e ancora una volta ci stupisce con l`introduzione di una nuova funzione per il suo motore di ricerca, si chiama Google Istant e apporta innovazione e velocità in termini di risultati delle ricerche e dell`interfaccia.
Secondo i primi test Google stima che grazie a Instant gli utenti risparmieranno dai 2 ai 5 secondi per ogni ricerca, per un totale, su base globale , di oltre 3.500 milioni di secondi al giorno.
Non ci sarà quindi più bisogno di schiacciare il tasto “Cerca” o “Invio”, e così come già accadeva per le stringhe inserite (che mostravano i suggerimenti) adesso è la pagina stessa a modificarsi in maniera dinamica,e secondo Mountain View si risparmieranno tra i 2 e i 5 secondi per ogni interrogazione, guadagnando ogni giorno, su scala mondiale, 350 ore.
In una prima fase Instant sarà disponibile per chi è registrato ai servizi Google (come GMail) in Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, mentre negli USA sarà disponibile per tutti; la compatibilità è invece garantita solo per le ultime versioni di Chrome, Explorer, Safari e Firefox.
In pratica questo Google Instant fa comparire dei primi risultati - quelli che l`intelligenza artificiale pensa siano quelli voluti dall`utente - già in corso di digitazione delle parole chiave. Finire di scrivere queste parole come persino premere Invio potranno diventare dunque operazioni inutili. Ogni ricerca sarà quindi più veloce e si stima un risparmio di tempo quantificato da due a cinque secondi per ricerca.
In caso di connessioni lente, invece, Instant si disattiverà automaticamente per non rallentare la navigazione e resta salva la possibilità di disattivare la funzione anche per chi dispone di connessioni veloci.
Durante la conferenza stampa di presentazione a San Francisco è stata fatta la ricerca di prova di un video di Bob Dylan, mostrando la velocità della ricerca dinamica: complimenti a Google, che lascia di qualche passo ulteriore dietro di sé i motori di ricerca della concorrenza.
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Fonte: Tiscali
