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"Una Iniezione contro il Tumore al Seno!"

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Diventano sempre meno invasive le cure del tumore al seno. Il direttore scientifico dell`Istituto Europeo di Oncologia, Umberto Veronesi ha annunciato le ultime due conquiste in ordine di tempo cioè un tipo di radioterapia che si può fare in ambulatorio con una singola iniezione e un farmaco chemioterapico che non fa cadere i capelli."Grazie alla diagnosi precoce, le cure per il tumore del seno hanno raggiunto un elevato livello di efficacia, tanto che ora possiamo concentrare la ricerca su una nuova sfida: la qualità della vita delle donne" ha detto l`oncologo alla terza edizione di Ieo per le donne, l`incontro annuale delle donne curate all`istituto per un tumore al seno.
Il cancro al seno è un cancro che inizia nei tessuti del seno. Ci sono due principali tipi di cancro al seno:

Carcinoma duttale che inizia nei condotti che portano il latte dal seno al capezzolo. La maggior parte dei tumori al seno sono di questo tipo;
Carcinoma lobulare che inizia in alcune parti del seno, chiamate lobuli, che producono il latte.
In rari casi, il tumore al seno può iniziare in altre zone del seno. Molti tumori al seno sono sensibili agli ormoni estrogeni.
Mille donne in tutto, ciascuna con la sua storia come Andree Ruth Shammah, la regista che a Milano gestisce il teatro Franco Parenti e che è salita sul palco per raccontare dei due tumori che ha scoperto di avere, o la moglie di Philippe Daverio, Elena, che ha mostrato la chioma fulva, mantenuta nonostante la cura chemioterapica prima dell`intervento.Merito di un medicinale, il Caelyx, poco tossico e invasivo, che lo Ieo ha intenzione di sperimentare anche nella fase `adiuvante` come prevenzione alla ripresa della malattia dopo l`operazione. Sempre nella direzione dell`impatto minimo va anche Iart, una procedura che rende molto meno invasiva la radioterapia. Non c`é nessun ciclo di radioterapia esterna di due mesi ma è il chirurgo che, subito dopo aver asportato il nodulo, inietta delle molecole di avidina nell`area interessata. Uno o due giorni dopo il medico nucleare inetta in endovena, con una siringa da insulina, della biotina (cioé vitamina H) videomarcata con ittrio 90. La biotina è attratta dalla avidina in quella che Veronesi definisce una "attrazione fatale" e così l`isotopo radioattivo uccide le cellule tumorali.Finora allo Ieo sono state già trattate 50 pazienti con questo metodo. "E ora - ha sottolineato il direttore della medicina nucleare Ieo Giovanni Paganelli - avviamo uno studio clinico multicentro destinato a 500 pazienti", ha rivelato l'oncologo. Veronesi - che é stato candidato per la terza volta al Nobel per la medicina - ha però spiegato anche gli altri progetti dell`Istituto, a partire dallo studio `Mortalita` zerò che ha l`obiettivo di vedere le differenze in diagnosi e cura fra un gruppo di donne che fa una mammografia ogni due anni come prevedono gli standard e un gruppo invece che fa esami anche più specifici, dall`ecografia alla risonanza magnetica, con una frequenza maggiore.
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Fonte: Tiscali




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