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"La Bugia è Sintomo di Intelligenza!"

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La bugia Più Grande è quella che non si dice.....
Sarà di magra consolazione per mamma e papà alle prese con le frottole dei figli, ma le bugie dei bambini sono segno di intelligenza, indice del fatto che lo sviluppo cognitivo dei piccoli sta andando a tutta birra. Più si è piccoli alla prima bugia, più l`intelligenza cresce veloce.
La bugia é un atteggiamento spesso considerato in termini negativi, la persona che ne fa uso viene vista con sospetto, giustificata o scusata per questo o quel motivo, quasi la bugia fosse una malattia, un sintomo per cui doversi curare.
Bugie in amore...
Raccontare bugie, qualunque possa essere la causa che lo determina, é prima di tutto un comportamento che ci permette di recuperare una lontana esperienza avuta nella nostra infanzia quando le bugie erano il fondamento quotidiano del nostro arricchirci ed avvicinarci alla vita. Credo per questa ragione che debba essere rivalutata, distinta dalla menzogna e riconsiderata almeno per la sua funzione rispetto alla costruzione dell'identità della persona.

Lo rivela uno studio condotto presso la Toronto University da Kang Lee e riportato online dalla BBC. Per dire bugie e farle galoppare senza inciampi nella verità bisogna utilizzare processi cognitivi complessi, spiega Lee, quindi i piccoli bugiardi sono intelligentoni che crescono.

L`indagine ha coinvolto 1200 bimbi e ragazzini dai 2 ai 17 anni. I bambini avevano un giocattolo alle loro spalle e veniva detto loro di non voltarsi a guardarlo prima di uscire dalla propria stanza. Una videocamera nascosta riprendeva i bambini per vedere se si voltavano o meno.

Poi a ciascuno dei piccoli è stato chiesto di dire se si fossero voltati a guardare il gioco o meno, e la risposta è stata confrontata con le riprese video per vedere chi ha detto la verità, chi no. E` emerso che, impavidi pinocchi, del tutto incuranti dei nasi che si allungano, i più furbetti iniziano a dire bugie già a due anni, circa uno su cinque a questa età tira fuori qualche frottola all`occorrenza. Ma a quattro anni dicono bugie anche i più `lenti` a prendere questo `vizio`: a questa età è il 90% dei bambini, infatti, a dirle.

Il picco massimo dei nasi lunghi si registra invece a 12 anni. Ma niente paura, sostiene Lee, dire bugie da piccoli è normale e non significa che questi bambini cresceranno come bugiardi patologici. Anzi la bugia è segno di sviluppo cognitivo perché per ideare una frottola e tenerla in piedi serve il ragionamento. Anzi, chiosa Lee in conclusione, i piccoli bugiardi potrebbero anche finire per fare i banchieri da grandi.
Foto


Fonte: Ansa





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