Record del mondo per l`acceleratore Lhc, i protoni del Cern frantumano il guinness Usa.
L`acceleratore di particelle Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra non è più soltanto il più grande del mondo, ma da oggi è anche il più potente. Nelle prime ore di questa mattina ha infatti battuto il record mondiale, accelerando i fasci di protoni che scorrono al suo interno all`energia di 1,18 miliardi di elettronvolt (1,18 TeV). La macchina europea, ha fatto sapere il Cern, ha superato così il record di 0,98 TeV, finora detenuto dal suo rivale statunitense, l`acceleratore di particelle Tevatron del Fermilab di Chicago.Il risultato è arrivato a soli dieci giorni dalla riaccensione del superacceleratore e i progressi avvenuti dal 20 novembre scorso continuano a stupire gli stessi ricercatori. "Siamo ancora increduli di quanto il riavvio di Lhc stia procedendo speditamente - ha commentato il direttore generale del Cern, Rolf Heuer -. E` fantastico. Tuttavia continueremo a procedere un passo per volta e c`è ancora moltissimo da fare prima di cominciare la vera e propria fisica nel 2010. Fino ad allora terrò in fresco il mio champagne".L`esperimento e il record - Il 20 novembre scorso era stato iniettato nell`anello di 27 chilometri dell`acceleratore il primo fascio di protoni all`energia di 450 miliardi di elettronvolt (GeV) ed è stato fatto circolare, alternativamente, in senso orario e antiorario. Soltanto tre giorni più tardi nella macchina hanno cominciato a circolare due fasci di protoni, in direzioni opposte, e sono state registrate le prime collisioni. Il primo passo verso il record di energia è stato fatto la sera di domenica 28, quando un solo fascio di protoni è stato accelerato da 450 GeV a 1.050 GeV (1,05 TeV). Nelle ore successive entrambi i fasci sono stati portati all`energia di 1,18 TeV. E` un`energia da record, ma l`Lhc ha potenzialità enormemente superiori.Presto si esploreranno aspetti sconosciuti della fisica - Già nei primi tre mesi del 2010 il Cern prevede di ottenere collisioni all`energia di 3,5 TeV per fascio (7 TeV complessivamente), e l`obiettivo ultimo sarà raddoppiare questa energia, raggiungendo 7 TeV per fascio (14 TeV complessivamente). A quel punto le collisioni permetteranno di esplorare aspetti sconosciuti della fisica, come la composizione della materia oscura o l`esistenza della cosiddetta "particella di Dio", ossia il bosone di Higgs grazie al quale esiste la massa.
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Fonte: Tiscali
